Belluno è un comune di circa 35.000 abitanti.
La città antica di Belluno sorge su uno sperone di roccia
in prossimità della confluenza del torrente Ardo con il fiume Piave.
A nord si staglia verso il cielo l'imponente gruppo dolomitico dello
Schiara (2565 s.l.m) con la caratteristica Gusela del Vescovà, il
monte Serva (2133 s.l.m) con la sua mole e il monte Talvena, mentre
a sud le prealpi separano il bellunese dalla pianura veneta. Sempre
a sud, nella zona del Castionese, si erge il Nevegal (pronuncia:
Nevegàl, con l'accento sulla "a") sul quale sono situati impianti
di risalita e piste da sci.
Il nome della città deriva dal celtico belo-dunum che significa
collina splendente, proprio per la posizione favorevole che occupa
l'abitato nel cuore della Valbelluna. La città fu fondata attorno
al 200 – 220 a.C. e a partire dal 181 a.C. la Città diventò una
strategica base militare romana e il "municipium Bellunum” al tempo
di Augusto entrò con un ruolo di primaria importanza nella X Regio
Venetia et Histria. La particolare ubicazione geografica il controllo
assoluto grazie alla costruzione della prima torre di quello che
oggi è il castello di Zumelle, sulla via di comunicazione più importante
verso il nord, la Claudia Augusta Altinate, la resero una roccaforte
inespugnabile. Nonostante tutto i barbari arrivarono comunque in
città ed iniziò il lento ed inesorabile tramonto della città romana.
Belluno rimase a lungo sotto il dominio longobardo (VI sec. D.C.)
e carolingio (VII sec.), e al termine del nono secolo si affermò
un governo aristocratico del Vescovo Conte e si definì la città
medievale con castello, cinta di mura, porte e torri. Fu questo
un periodo caratterizzato da sanguinose guerre esterne contro i
trevigiani, in particolar modo durante il periodo di governo del
crudele vescovo conte Giovanni che estese i domini bellunesi fino
alla fertile pianura di Montebelluna, ma ben presto la superiorità
di Venezia obbligò il governo bellunese ad optare, non senza gravi
divergenze interne, alla dedizione spontanea alla città lagunare
nel 1404 anno in cui si conclusero guerre esterne contro i Trevigiani
e le lotte interne fra le varie fazioni. In tal modo si poté rinnovare
il tessuto urbano grazie alla costruzione di case e palazzi dei
nobili e della nascente borghesia, in un clima di nuova prosperità
economica favorita dagli intensi rapporti con Venezia, cui si fornivano
legname e spade. Il Piave fu in questi secoli l'importantissima
via di navigazione delle zattere, prezioso legname che dai boschi
del Cadore al mare riforniva la Serenissima e alimentava l'attività
economica di artigiani, segherie, porti. Dopo il breve periodo napoleonico
(1797-1815), in cui fu costituito il Dipartimento della Piave, Belluno
passò all'Austria e poi al Regno d'Itali